Cinema e fumetti made in Italy: aspettando Dylan e Tex

Tutte le iniziative di Sergio Bonelli Editore nell’audiovisivo

La Sergio Bonelli Editore sta solo recentemente investendo seriamente anche nel mondo audiovisivo. Nel 1985 viene realizzato il film di Tex con Giuliano Gemma, nel 2010 quello di Dylan Dog made in Usa, entrambi dimenticabili. La produzione recente più di successo è una serie a cartoni animati di Martin Mystere in stile manga del 2003, una coproduzione Franco-Canadese di ben 66 episodi. «In Italia ha avuto ascolti positivi», ci spiega Vincenzo Sarno, responsabile della divisione marketing – multimedia di SBE, «ma ha avuto un successo davvero altissimo in Usa, Canada e Francia dove è diventato un generatore di diritti ancillari. Infatti poi sono stati tratti una serie di romanzi, più di 15 per ragazzi e videogiochi per Nintendo DS e merchandising distribuito sia in co-promotion con alcune catene di fast food sia in stand alone. Il fatto è che è stato un progetto di licenza sviluppato da una società terza che non mantiene il dna nella struttura narrativa nello sviluppo archetipo del personaggio di SBE».
Nel 2014 c’è la svolta con la creazione di uno staff dedicato proprio allo sviluppo delle properties in altre declinazioni.
«Oggi SBE co-produce per mantenere il controllo e riuscire a gestire il flusso di diritti ancillari che poi derivano abitualmente dalle produzioni televisive», chiarisce Sarno.
E’ da questa premessa che nasce nel 2015 il motion comics (una tecnica di animazione in cui si animano i disegni realizzati per i fumetti) di Orfani co-prodotto da SBE e Rai Com, una serie di 10 episodi da 22’.
Editor is In è una coproduzione SBE e Sky Italia trasmessa su Sky Arte che racconta le vicende di un editor della Bonelli: girato in live action con inserti di personaggi dei fumetti disegnati. E’ in pre-produzione lo spin off, ovvero una seconda stagione (10 episodi da 30’) dove «racconteremo i Misteri di Mystere, ovvero un programma di fiction che esiste all’interno del mondo dei fumetti di Martin Mystere, e lo ambienteremo in giro per l’Italia».
Ancora non ha una data di uscita Monolith, film prodotto da SBE, Sky Italia e Lock and Valentine che è un’operazione particolare: non è tratto da un fumetto, ma bensì un soggetto che nasce per poi essere sviluppato contemporaneamente per il cinema e per il fumetto.
In cantiere c’è una serie animata su Dragonero co-prodotta insieme a Rai Fiction. Sarà in 2D e avrà come protagonista un Dragonero “young” per un pubblico più giovane che sarà anche una serie a fumetti regolare in uscita alla fine del 2017.
E Tex e Dylan Dog? I diritti del primo sono in mano a Giorgio Bonelli, il fratello di Sergio. I diritti del personaggio, infatti, appartenevano al creatore Gian Luigi Bonelli, il padre, e quindi con la morte di Sergio Bonelli sono rimasti al fratello, che nella vita si occupa di tutt’altro (campo immobiliare ed edilizio). La SBE gestisce il personaggio per suo conto ma non lo controlla direttamente. Dylan Dog invece è in mano alla Platinum Studios, che controlla più di 5600 personaggi di fumetti (l’ultimo adattamento è stato Cowboys and Aliens con Daniel Craig) e che ha prodotto il Dylan Dog del 2010. SBE sta cercando di recuperare i diritti e «comunque bisogna passare di qua, perché al di là di avere i diritti sul personaggio, noi abbiamo i diritti sulle storie».

Questo articolo è la prima parte di una inchiesta pubblicata su Box Office del 15 febbraio 2017. Potete leggere tutto l’articolo scaricando la app di Box Office qui.

Qui trovate l’inizio e un sommario alle varie parti. 

Sotto la gallery con i film tratti da fumetti italiani, i protagonisti dell’inchiesta Roberto Recchioni, Michele Masiero, Mario Gomboli e Vincenzo Sarno, i progetti transmediali tra cinema e fumetto e altri in via di sviluppo.

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