«Capitano, mio Capitano»: il nostro addio a Robin Williams

La redazione ricorda il grande attore americano, attraverso memorie personali e citazioni dei suoi film più belli

Mentre il mondo sembra non parlare d’altro, si fa sempre più chiara in noi la consapevolezza che Robin Williams non c’è più.

Certo, lo ritroveremo presto al cinema, darà di nuovo il volto a Teddy Roosevelt, nel terzo capitolo di Una Notte al Museo; sarà Mitch nella prossima family-comedy  Merry Friggin’ Christmas, e lo ritroveremo anche nel drama Boulevard, presentato all’inizio di quest’anno al Tribeca Film Festival.

Ma non sarà la stessa cosa. Lo guarderemo con occhi diversi, cercando nel volto dell’attore quello dell’uomo, chiedendoci perchè, ricordandoci di tutti i ruoli che ha interpretato, delle lezioni che ci ha impartito, della vita che ci ha passato.

Ma “il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuire con un verso”. È lui stesso a ricordarcelo, e noi vogliamo contribuire così.

“Aveva il viso largo e forte, non era davvero bello: il naso gli puntava il mento sporgente, e uno tirava in giù, e l’altro saliva, dandogli un profilo anziano. Sembrava un uomo solido, di forza antica. In quell’aspetto robusto si nascondevano gli occhi chiari, che brillavano di un’intelligenza gentile e consapevole. Era una contraddizione fisionomica che specchiava i modi del suo talento: comunicava un calore limpido, una benevolenza solida e rassicurante, che sono poi le doti di un padre.”  Continua a leggere sul Blog di Giorgio Viaro.

“Le citazioni si sprecano. Le frasi, i nomi di vecchi film, le scene, i ricordi. Sono i momenti più brutti, questi. I momenti in cui non riesci a mettere ordine tra i tuoi pensieri e cominci a parlare a raffica, a dire, a citare, a credere che forse… Ma è tutto inutile. Davanti a notizie del genere, non c’è molto da dire. Figurarsi da fare. Non c’è frase, giudizio o parere che tengano. Non c’è niente – assolutamente niente – che si possa dire per alleggerire la tensione, per spezzare la coltre di angoscia che come dal nulla, con forza, è scesa ad avvolgere ogni cosa. È morto Robin Williams.” Continua a leggere sul Blog di Gianmaria Tammaro.

C’è poco da aggiungere, solo da sospirare. E ridere, sì ridere.

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